Carissimi ho passato ancora un periodo al Monastero di Bose
e dopo una chiacherata con un monaco residente
ho composto questa poesia, spero che sia di vostro
gradimento:
Giunge la Tua voce,
ora che a sera ascolto il silenzio.
Son parole le Tue
come calde carezze che destano nuovi rossori.
Non so dirti nuove parole,
ora che il tempo ha lacerato la tele delle mie vele
e il timone ondeggia senza posa.
Ma son qui e aspetto che presto
torni ancora il sereno:
già i salmi recano fa le righe il tuo consueto nome.